mercoledì 10 luglio 2013

Fell2013 chiude a Formia

14 luglio h. 20.30 - Torre di Mola – Formia
Presentazione dei libri “Come una macchia nella neve” di Felix Adado e “Il regno del Moro Naba” di Simona Ottolenghi, testi di Roberto Gabriele.

L’ultimo appuntamento di quest’edizione del FeLL 2013 parla di immigrazione, di accoglienza, di integrazione, ma soprattutto di speranza.
A pochi giorni dalla storica visita di Papa Francesco a Lampedusa resta vivo l’eco del suo “No alla globalizzazione dell’indifferenza”.
Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro.
E  se cominciassimo proprio dall’ascoltare le voci di questa sofferenza?

Felix Adado, originario di Lomé in Togo, é arrivato in Italia il 3 gennaio del 2005 dopo un viaggio pieno di avventure, alcune delle quali drammatiche.
Forza di volontà e determinazione gli hanno permesso di lottare strenuamente per essere accolto, accettato. Ora che vive a Gaeta, da marito e padre di due meravigliosi bambini, Felix ha scelto, attraverso la poesia, di parlare alle coscienze raccontando la sua esperienza e tutto ciò in italiano, lingua che ha fortemente voluto studiare e padroneggiare.
Dopo “L’alba arriva per tutti”, è stata appena pubblicata la sua seconda raccolta poetica “Come una macchia nelle neve”-  deComporre Edizioni.
Interprete presso le Commissioni Territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato e mediatore culturale, oggi Felix collabora con Comuni e Scuole in cui propone il suo progetto per l’integrazione tra culture diverse, il sogno di tutta una vita, la sua.

Simona Ottolenghi, invece, grazie agli scatti fotografici che danno vita a “Il regno del Moro Naba”, ci condurrà  alla scoperta del Burkina Faso, paese in cui l’Organizzazione Umanitaria Bambini nel Deserto da dieci anni sta realizzando diversi progetti, tra i quali la costruzione della scuola di Bassi e Zanga intitolata allo scrittore Tiziano Terzani.
“Il Burkina Faso, come tutti gli altri paesi della fascia saheliana, si colloca all’ultimo posto in diverse classifiche mondiali, come quella dell’aspettativa di vita, del tasso di scolarizzazione, dell’accesso all’acqua potabile e alle cure mediche.
Eppure, nonostante questo, i Burkinabé riescono sempre a sorprenderci con un sorriso, con una battuta, con la loro incrollabile fiducia che le cose, domani, andranno meglio… Inchallah!” Luca Lotti Responsabile dei progetti Bambini Nel Deserto.


Al termine delle due presentazioni  “Music from Africa”

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Redazione e segreteria
Marika Vagnati

lunedì 1 luglio 2013

FeLL2013: Omero Nel Baltico

Gaeta 6 luglio h.18.30
Chiesa di S. Domenico

Interverranno:
Felice Vinci (autore)
Ambasciatore d’Estonia S. E. - Sig.ra Merike Kokajev
Associazione Italia Estonia - Ulle Toode

All’interno della Chiesa sarà inoltre possibile apprezzare un’esposizione di opere dell’artista Tito Rossini.

Credevate che gli eventi narrati all’interno dei poemi omerici si fossero svolti nel Mediterraneo orientale? Che la maga Circe dimorasse nei pressi del Circeo o che Polifemo conducesse la sua cieca esistenza in Sicilia?
Ebbene, non potete davvero perdere l’appuntamento con Felice Vinci, ingegnere nucleare e storico per diletto, che, rivoluzionando in tutto e per tutto la geografia omerica tradizionale, e non solo quella, presenterà la sua personale e originale teoria: Omero nel Baltico.
Secondo Vinci, gli Achei sarebbero vissuti agli inizi del II millennio a.C. sulle coste del Baltico e alla metà del millennio, in seguito ad un irrigidimento del clima, individuato in quest'epoca dalla paleoclimatologia, si sarebbero spostati verso sud lungo il corso del fiume Dnepr giungendo al Mar Nero e all'Egeo. I nuovi venuti avrebbero fondato le città micenee (le tombe micenee più antiche sono ricche di ambra baltica, assente invece in quelle più recenti) e avrebbero quindi dato alle nuovi sedi i nomi delle località nordiche, ma in modo non perfettamente rispondente alla loro collocazione geografica originaria, a causa delle differenze di conformazione delle due regioni.
Con la migrazione avrebbero inoltre portato con sé i propri tradizionali racconti orali, una saga poetica ambientata nelle località della patria originaria, tra il mar Baltico e il Mare del Nord. La guerra di Troia si sarebbe svolta dunque non intorno al XIII secolo a.C., come normalmente ritenuto, ma intorno al XVIII secolo a.C. Dopo ottocento o novecento anni di trasmissione orale, i poemi sarebbero quindi stati trascritti tra l'VIII e il VII secolo a.C.
Una chiave di lettura senz’altro audace, che ha avuto ampio riscontro mediatico (5 riedizioni e traduzioni in inglese, russo, svedese, estone, danese e lituano) e ha suscitato vivaci dibattiti in ambito accademico internazionale.
Uno solo è il dato di fatto: a prescindere da quella che sia l’esatta collocazione dei luoghi omerici, la grandezza e il fascino di questi millenari poemi restano comunque inalterati.

L’appuntamento è per sabato 6 luglio alle ore 18.30 presso la Chiesa di S. Domenico a Gaeta.

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Redazione e segreteria
Marika Vagnati

martedì 25 giugno 2013

Una serata per Michelina


Programma di mercoledì 26
Ore 20.30 presso il Museo del Brigantaggio di Itri

Terzo appuntamento con il FeLL – Festival della Letteratura Locale.
Verrà presentato il libro “Michelina Di Cesare, guerrigliera per amore”, Fulvio d’Amore, 2012.
Michelina, bellissima, impavida, dotata di fiero eroismo, giovane ribelle prima, brigantessa poi, per amore della sua terra, del suo popolo, del suo uomo.
Dopo 7 anni di dura guerriglia, fu catturata, imprigionata e torturata fino alla morte. Il suo corpo dilaniato e sfigurato fu esposto e fotografato nella pubblica piazza, a monito “educativo” per quanti avessero voluto emulare le sue gesta.
La vista di quella donna, nuda e tormentata sortì l’effetto contrario tanto che la gente, inorridita, riprese nella zona la guerriglia con ancor maggior passione.
Quella foto fu ed è un emblema di vigoria, convinzione, determinazione e sopra ogni cosa resistenza.
Fulvio D’Amore, ricercatore, conferenziere e saggista originario di Avezzano, racconta la vicenda di questa straordinaria donna inquadrandola all’interno della complessa e problematica situazione socio-economico-politica generatasi nel Meridione tra il 1860 e il 1870.
Grazie al suo rigoroso approccio critico alla documentazione d’archivio, (propone una linea interpretativa dell’invasione piemontese e della reazione popolare, che caratterizzano un percorso espositivo ben definito sul piano della concretezza storica) emerge con grande evidenza, entro l’orizzonte degli avvenimenti, la gravità del forzato processo di unificazione, segnato da eventi cruenti e da una lotta senza quartiere, che accompagneranno la giovane brigantessa ed il suo compagno di lotta Francesco Guerra verso il fatale scontro con la violenza disumana degli invasori piemontesi e dei collaborazionisti locali.

A seguire intervento musicale di Banda Moskitti.
Ricordiamo che il Museo, per questa settimana, effettua i seguenti orari: mattina 10.00-13.00; pomeriggio 17.00-20.00; sera dalle 21.00 fino a fine evento.

Per info e prenotazioni di visite guidate al Museo e al Centro Storico: 0771.732207 - 0771.721061
e-mail: prolocoitri@virgilio.it – laterradeibriganti.blogspot.it –www.terraurunca.it

venerdì 14 giugno 2013

Esordio per il FeLL a Itri



Non poteva esserci esordio migliore per la terza edizione del FeLL 2013 svoltasi ieri a Itri.
E’ stata una serata davvero piacevole in cui il lontano mondo della cultura estone ci si è avvicinato grazie al linguaggio universale dell’arte.
Già a partire dai saluti istituzionali di rito, la cortesia e la cordialità di S. E. l’Ambasciatore d’Estonia Sig.ra Merike Kokajev e del suo Addetto Stampa Ülle Toode hanno abbattuto ogni distanza.
L’ambasciatore, alla sua seconda visita a Itri, nel suo discorso ha sottolineato quanto sia importante  aprirsi al nuovo per cercare di cooperare e superare insieme il difficile momento europeo che stiamo vivendo. Dello stesso avviso sono stati anche il Sindaco di Itri Giuseppe De Santis e il delegato alla Cultura Raffaele Mancini che, omaggiando       S. E. l’Ambasciatore con un piccolo presente, hanno ribadito tutta la loro stima nei suoi confronti e tutta la loro felicità per averla potuti accogliere nuovamente.
E’seguita poi l’inaugurazione della mostra dell’artista Anatoli Strahhov, visivamente commosso per l’onore di esporre per la prima volta le sue opere in Italia. L’impeccabile allestimento operato dal direttore artistico Raffaele Fabrizio, molto apprezzato in primis dall’artista stesso, ci ha accompagnato alla scoperta del mondo di Strahhov, in cui visioni fantastiche e paesaggi dal sapore mediterraneo, frutto di un suo viaggio nel Sud Italia, si sono ben sposati con l’affascinante e suggestiva atmosfera della Torre del Coccodrillo del Castello Medievale di Itri.
Il clou della serata è stato il Gran Concerto di Cori svoltosi all’interno della Chiesa S. Maria Annunziata. L’Inseneride Meeskoor dell’Università Tecnologica di Tallin, presente per l’occasione quasi al completo, ha superato ogni aspettativa. Trentacinque omoni, diretti egregiamente da ben due maestri, e perfettamente padroni della scena, ci hanno deliziato con il loro repertorio di canti tradizionali alternati ad altri di carattere sacro, il tutto eseguito a cappella. La potenza e al tempo stesso la delicatezza di quelle voci ha emozionato e allietato tutti i presenti.
Dal 2003, l’UNESCO ha dichiarato ha dichiarato la tradizione dei Festival della Canzone e della Danza nazionale estone, un capolavoro dei Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità e ieri sera ne abbiamo potuto capire il perché.
Grande riscontro c’è stato anche per il Coro Discantus Ensemble, diretto dal Maestro Paola Soscia, che con una selezione di brani che hanno spaziato dall’Ave Maria di Piazzola al Magnificat di Frisina, ha concluso il concerto tra gli applausi scroscianti del pubblico e degli stessi cantori estoni.

Ringraziamo tutti i presenti per la numerosa e calorosa partecipazione e ricordiamo che il secondo appuntamento con il FeLL è per sabato 15 giugno alle ore 17 presso il Museo del Brigantaggio di Itri, con la presentazione del libro Pescatori di Sirene, scrivere Normanno Soscia, a cura di Giovanni Burali d’Arezzo, Andrea Petrillo, Danilo Soscia –D’Arco edizioni.

Marika Vagnati –Redazione FeLL

Fell2013 parte a Itri

Le esibizioni nel Castello di Itri ed in Chiesa del Coro degli ingegneri dell'università di Tallinn, Estonia, aprono l'edizione 2013 del FeLL.

lunedì 10 giugno 2013

FeLL2013 si parte!!!!

L’Associazione culturale Terraurunca ha il piacere di presentare la terza edizione del FeLL – Festival della Letteratura Locale.

I primi due appuntamenti si svolgeranno a Itri:
-    13/06/2013
Inaugurazione della mostra La pittura di Anatoli Strahhov
ore 17.00 Torre del Coccodrillo - Castello Medievale di Itri
Visitabile dal 13 giugno al 24 luglio (tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20).
A seguire
Gran concerto di Cori: Coro Tecnologico dell’Università di Tallinn –Estonia / Coro Discantus Ensemble – Itri
Ore 21.00 Chiesa S. Maria dell’Annunziata – Itri.

-    15/06/2013
Presentazione del libro Pescatori di Sirene, Scrivere Normanno Soscia, autori Giovanni Burali d’Arezzo, Andrea Petrillo, Danilo Soscia.
ore 17.00 Museo del Brigantaggio di Itri.
Esposizione di alcune opere dell’artista all’interno dello spazio museale, dal 15 al 23 giugno.

Il FeLL – Festival della Letteratura Locale, nato dalla passione e dalla lungimiranza del presidente dell’associazione culturale Terraurunca, il Dott. Daniele E. Iadicicco, spegne  la sua terza candelina.
Si dice che tre sia il numero perfetto e, per mantenere fede a questo detto, l’edizione di quest’anno si presenta ricca di novità e appuntamenti davvero da non perdere.
Prima innovazione è senz’altro la presenza del direttore artistico Arch. Raffaele Fabrizio, Vice presidente di Terraurunca, che ha voluto imprimere un’apertura europea alle prospettive del FeLL creando uno scambio culturale con l’ambasciata d’Estonia in Italia, rappresentata da S. E. Sig.ra Merike Kokajev – Ambasciatore d’Estonia.
L’Estonia è uno dei paesi europei con la più bassa densità di abitanti, particolarmente attenti alla salvaguardia del paesaggio naturale. Il rispetto che la popolazione estone riserva all’ambiente in cui vive, consegna ai nostri occhi un territorio praticamente intatto e tutto da scoprire. Tutto questo fa sì che il FeLL sia una cornice naturale per la presentazione di questo immenso patrimomio. Il Festival, infatti, è nato proprio per far da eco alle tradizione letterarie, ma anche storiche-antropologiche del territorio, e non può che esser onorato di immergersi anche in quelle di popoli così tanto diversi da noi.
Altro punto di forza del programma di quest’anno è l’attenzione alle tematiche dell’integrazione e della mediazione culturale, cui verrà dedicata un’intera serata con un connubio di poesia, fotografia e ritmi africani.
Ci sarà anche spazio per un tuffo nell’affascinante e sempre vivo mondo omerico, cui il nostro territorio deve molto, ma  con una prospettiva molto originale e che farà sicuramente discutere.
I dettagli di ogni evento saranno puntualmente comunicati in modo da garantire la massima fruibilità da parte del pubblico, che finora ci ha regalato grande seguito.
Insomma letteratura, poesia, mitologia, fotografia, musica… ce ne sarà per tutti i gusti!

Ritorniamo ora alle prime due date in oggetto che, come già anticipato, si terranno entrambe a Itri.
Il 13/06/2013, alle ore 17.00, l’artista estone Anatoli Strahhov, alla presenza dell’Ambasciatore di Estonia S. E. Sig.ra Merike Kokajev e del Sindaco di Itri Giuseppe De Santis, presenterà una selezione delle sue opere all’interno della suggestiva cornice del Castello Medievale di Itri. Seguirà un cocktail di benvenuto.
Alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Maria Annunziata, si potrà assistere al gran concerto di due prestigiosi cori: il Coro Tecnologico dell’Università di Tallinn Inseneride Meeskoor, che per l’occasione si esibirà con ben 30 elementi, e il Coro Discantus Ensemble, diretto dal M° Prof. Paola Soscia.
Il canto e la canzone hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia estone. I contadini cantavano arando la terra dei padroni e fu proprio il canto a innescare la scintilla nel periodo del risveglio nazionale. Le truppe estoni intonavano canzoni nazionali combattendo nelle guerre mondiali e, alla fine degli anni ’80, la Rivoluzione canora permise al popolo di riconquistare l’indipendenza negatagli dall’Unione Sovietica. L’UNESCO, nel 2003, ha dichiarato la tradizione dei Festival della Canzone e della Danza nazionale, che uniscono estoni, lettoni e lituani di tutto il mondo in un’affascinante esibizione canora e coreutica, un capolavoro dei Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità. Ogni cinque anni, l’arena del Festival canoro (Lauluväliak a Tallin) si riempie di costumi tradizionali e gente sorridente. Oltre 20.000 Decine di migliaia di cantanti formano un unico coro e centinaia di migliaia di persone sedute sull’erba ascoltano la musica corale tradizionale. Il prossimo appuntamento con questo caratteristico Festival si terrà nel 2014.
Sarà sicuramente una bella serata in cui la musica, in quanto linguaggio universale, saprà parlare a tutti.
Anche l’appuntamento del 15/06/2013 vedrà come protagonista l’arte, nella fattispecie quella di Normanno Soscia. Un nome il suo che non ha bisogno di presentazioni, ma stavolta Giovanni Burali d’Arezzo, Andrea Petrillo e Danilo Soscia, gli autori di Pescatori di Sirene Scrivere Normanno Soscia –D’Arco edizioni 2012, ce lo racconteranno proprio grazie a questo volume che, in un corpo a corpo tra scrittura e pittura, mette in scena l’esperienza (insieme estetica, esistenziale, filosofica) che gli scrittori-spettatori vivono al cospetto dei quadri.
Oltre agli autori e, ovviamente, al Maestro Normanno Soscia, interverranno Alessandro Simonicca, Docente di Antropologia Culturale –Università La Sapienza, e Giuseppe Di Giacomo, Docente di Estetica –Università La Sapienza.
Saranno inoltre in mostra all’interno del Museo del Brigantaggio, perfettamente integrate con le istallazioni dell’area espositiva, alcune opere del Maestro Soscia, visitabili dal 15 al 23 giugno.
L’Associazione Terraurunca e lo Staff del FeLL vi augura buon divertimento!
Per informazioni sugli eventi potete consultare il Blog Ufficiale del FeLL: festivalfell.blogspot.it
Per saperne di più sulle iniziative e sui progetti portati avanti dall’Associazione Culturale Terraurunca visitate il nostro sito web: www.terraurunca.it

lunedì 25 marzo 2013

Aspettando Fell2013: un successo

Il fotoreportage della presentazione del libro "Il Fiume della Vita" di Paola Pisano. Presenti il Prof. Baldi ed il Prof d'Episcopo della Università di Napoli "Federico II". Il tutto si è svolto nelle magnifiche sale del Museo Diocesano di Gaeta con buon successo di pubblico, che si è trattenuto per un brindisi finale che ha inaugurato la mostra fotografica dei reportage della Pisano.








mercoledì 20 marzo 2013

Aspettando Fell2013...sabato si parte

Anche quest'anno il FeLL - Festival della Letteratura e Cultura Locale FeLL - organizzato da Associazione Terraurunca, in collaborazione con Ass. Amici di Gaeta e Museo Diocesano di Gaeta, apre la stagione già a Marzo. Il Festival vero e proprio, infatti, sarà preceduto da "Aspettando FeLL", un'occasione per presentare il programma del Festival estivo ed iniziare ad incontrare gli artisti dell'edizione 2013.

Sabato 23 Marzo alle ore 19, doppio appuntamento al Museo Diocesano di Gaeta. Verrà infatti presentato un libro dal titolo “Il Fiume della Vita” della Dott.ssa Paola Pisano, plurilaureata fotografa antropologa. Ospiti della serata saranno: il Prof. Francesco d’Episcopio, docente di Letteratura presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, ed il Prof. Alberto Baldi, docente di Antropologia presso la medesima Università. A seguire brindisi inaugurale ed apertura della mostra fotografica dei reportage realizzati dalla Pisano in tutto il Mondo.

Altre importanti novità attendono questo appuntamento. Quest’anno, infatti, ci sarà un passaggio di consegne alla guida del FeLL. La direzione artistica del Festival è stata, quest’anno, affidata all’Arch. Raffaele Fabrizio, già Vicepresidente dell’Ass. Terraurunca e curatore negli scorsi anni delle mostre pittoriche sempre per conto del Festival. Il passaggio di guida tra il Dott. Daniele E. Iadicicco, che comunque rimarrà come moderatore di tutti gli incontri, ed il nuovo Direttore avverrà al termine della manifestazione.

Ufficio Stampa
Festival della Cultura e Letteratura Locale

lunedì 25 febbraio 2013

Aspettando Fell2013:



  A Gaeta, Sabato 23 Marzo Ore 19, per Aspettando Fell2013, Paola Pisano: quattro lauree e un’altra in arrivo, sa rappresentare efficacemente la grande umanità delle geografie sociali più depresse e abbandonate.

È sempre così: un’immagine vale più di mille parole. Un servizio televisivo a volte vale più per le immagini trasmesse che per il parlato che le accompagna. Il video sopravanza l’audio. Del resto è dimostrato che l’ottanta per cento delle informazioni che arrivano al nostro cervello transita per un apparato visivo. Bisogna aggiungere, però, che quasi sempre la bellezza è negli occhi di chi guarda. Paola Pisano, che ha raccolto in un libro “i volti dell’anima”, oppure “storie per immagini”, ne è la sapiente dimostrazione. Suggestivi i soggetti che volta per volta vengono ripresi (uomini e paesaggi), ma soprattutto grande la sensibilità umana e culturale di chi questi soggetti riprende. Certi libri, così concepiti, hanno un valore di rivelazione e di sintesi. A tale genere fa riferimento, legittimamente, Paola Pisano. Lei rivela quella parte del percorso esistenziale che ha sempre protetto con la sua naturale ed elegante riservatezza accrescendo di volta in volta un patrimonio tutto personale fatto di studio, lavoro e viaggi di conoscenza nelle “geografie” che troppo disinvoltamente la società occidentale definisce di terzo o di quarto mondo. Volti e storie sono una bella sintesi di quanti significati e valori umani quelle “geografie” contengono e di come esse abbiano saputo sottrarsi all’usura dei tempi, a quei “killer” che sono il consumismo, l’avere e l’apparire al posto dell’essere. Terre con il fascino dell’esotismo e piene di umanità non artefatta, non prefabbricata ad uso dei viaggiatori occasionali in cerca di emozioni usa e getta da “consumare” sul posto, viaggiatori che non lasciano il segno, che restano in superficie e non sanno andare in profondità.

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